Il Regime Forfettario non consente al titolare di Partita IVA di scaricare i Costi sostenuti per la vendita dei prodotti o per la prestazione di servizi.
Gli unici importi deducibili dal Reddito sono:
- Costi Forfettari, che dipendono dal Coefficiente di Redditività
- Contributi Previdenziali versati
Ad esempio, se un cliente mi paga €1.000 per una consulenza professoniale ma ho speso €200 per un Software necessario svolgere il lavoro, pagherò le Imposte su:
Reddito Imponibile =
€1.000 * 78% (Coefficiente di Redditività per i Professionisti) – Contributi Versati
Come vedi, nel calcolo del Reddito Imponibile non viene presa in considerazione la spesa di €200 per l’acquisto del Software.
Questo perchè il Regime Forfettario non permette di scaricare i Costi Operativi.
Esiste però un’eccezione: i Rimborsi Spesa.
In questo articolo vedremo come funziona il meccanismo dei Rimborsi Spesa e chiariremo in quali casi non concorrono alla formazione del Reddito Imponibile.
Indice:
ToggleSpese per conto del Cliente
Può capitare che un Professionista in Regime Forfettario si ritrovi a sostenere delle spese per conto del Cliente.
Il Professionista potrebbe concordare con il Committente un Rimborso Spesa per una trasferta, come ad esempio il costo di un biglietto del treno.
Il Professionista può dunque pagare di tasca propria il biglietto, ma deve richiedere alla compagnia ferroviaria che la relativa fattura venga intestata al Cliente finale.
In questo caso, quando il titolare di Partita IVA emette la fattura per la sua prestazione, potrà aggiungere una voce “Rimborsi Spesa” per il Costo che ha sostenuto, specificandone l’importo e aggiungendo la dicitura “Spese anticipate ex art. 15 DPR 633/72”.
Per i contribuenti in Regime Forfettario, i Rimborsi Spesa, così come le prestazioni di servizi e la vendita di prodotti, non sono soggetti a IVA.
I Rimborsi relativi a spese per conto del Cliente non contribuiscono né al Reddito imponibile (in altre parole: non vengono tassati) e né al raggiungimento della soglia annua di Fatturato prevista per il Regime Forfettario (€85.000).
Inoltre, questa tipologia di Rimborsi non concorre neanche alla formazione del Reddito Imponibile ai fini Contributivi.
Nel caso di Spese per conto del Cliente è consigliabile:
- Conservare le Fatture e altri documenti fiscali intestati al Cliente
- Assicurarsi che gli Importi anticipati dal Professionista coincidano con quelli fatturati al Cliente
- Nel caso delle trasferte, concordare con il Cliente una modalità di rimborso analitica (costo per costo), e non Forfettaria.
Ricorda:
La normativa fiscale prevede che le Fatture relative alle spese anticipate dal Professionista vengano intestate direttamente al Cliente finale.
Tuttavia, questo non sempre risulta possibile.
In linea generale, ti consiglio di seguire questa procedura ogni volta che puoi, richiedendo al Fornitore una Fattura intestata al tuo Cliente finale.
Quando questo risulta impossibile, conserva comunque i giustificativi di spesa (esempio: la fattura intestata a te o la ricevuta di acquisto) ed addebita queste spese in fattura al cliente finale SOLO SE LE SPESE SOSTENUTE DA TE SONO DIRETTAMENTE CORRELATE AD UNA PRESTAZIONE SPECIFICA SVOLTA PER IL TUO CLIENTE FINALE.
Spese del Professionista
Lo scenario è differente se il Professionista titolare di Partita IVA in Regime Forfettario sostiene dei costi per lo svolgimento del proprio lavoro, che non rappresentano un Rimborso Spesa.
In questo caso, tali Costi concorrono alla formazione del Reddito Imponibile e al raggiungimento della soglia di Fatturato annuo massimo.
Ad esempio, il Professionista che non concorda alcuna forma di Rimborso Spese con il Cliente e svolge una prestazione per un valore di €1.000, dovrà inserire tale importo per intero nel calcolo del Reddito Imponibile, senza possibilità di scaricare eventuali Costi di trasferta, di viaggio, di alloggio, ecc.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento sul Regime Forfettario, contatta il nostro Team.
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