Dropshipping 2025: come mettersi in regola ed evitare sanzioni

Scritto da: Pasquale Cappabianca

Il Dropshipping è un modello di Business Digitale sempre più diffuso tra gli imprenditori (o aspiranti tali) che si occupano di E-Commerce.

Lo scopo ultimo di questo modello, rispetto al commercio elettronico “tradizionale”, è quello di ridurre (o addirittura azzerare) i costi di magazzino e di logistica.

In sintesi, il Dropshipping funziona così:

  1. Il Cliente effettua l’acquisto di un prodotto sullo shop online del Venditore
  2. Il Venditore (“Dropshipper”) elabora l’ordine e lo trasferisce ad un Fornitore terzo (Produttore o Grossista)
  3. Il Fornitore prepara e spedisce l’ordine direttamente al Cliente

Il Cliente paga il Venditore e quest’ultimo paga a sua volta il Fornitore, ricavando un margine dall’operazione.

Ma quali sono gli obblighi fiscali da rispettare per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate?

In questo articolo analizziamo come mettersi in regola e quali sono le principali imposte ed adempimenti da considerare.

Aprire una Partita IVA per il Dropshipping

Se intendi avviare un’attività di Dropshipping in Italia, sappi che è obbligatorio aprire una Partita IVA o costituire una Società commerciale, come ad esempio una S.r.l.

Questo perché stiamo parlando di un’attività commerciale continuativa, per cui non è possibile utilizzare le Prestazioni Occasionali.

Contestualmente all’apertura della Partita IVA, è necessario:

  • Scegliere il Codice ATECO più adatto (il più utilizzato è il 47.91.10 “Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet”)

  • Decidere se aderire al Regime Forfettario o al Regime Ordinario, valutando pro e contro di ciascuna opzione. Ricorda che il Regime Forfettario è utilizzabile solo dalle ditte individuali e non dalle Società.

  • Iscriversi alla Gestione Commercianti INPS, obbligatoria per i venditori online

Vuoi saperne di più sull’apertura di una Partita IVA per svolgere attività di Dropshipping?

Dai un’occhiata al nostro articolo:

Regime Fiscale: Forfettario o Ordinario?

Se scegli di svolgere un’attività di Dropshipping come persona fisica, dovrai aprire una ditta individuale e potrai scegliere tra Regime Forfettario e Regime Ordinario.

In estrema sintesi, le caratteristiche di ciascun regime sono:

  • Regime Forfettario: per chi non supera i €85.000 di ricavi annui, con tassazione agevolata al 15% (5% per i primi 5 anni) e semplificazioni contabili (niente IVA, ritenuta d’acconto, registri obbligatori, ecc.)

  • Regime Ordinario: per chi supera il limite di fatturato, con obbligo di versare l’IVA, tenere la contabilità e pagare l’IRPEF. Solo in Regime Ordinario è possibile portare in deduzione i Costi Operativi, al fine di ridurre il Reddito Imponibile a fine anno.

Ricorda:

Per sua natura, l’attività di Dropshipping può generare dei margini minimi.

Questo perché il Dropshipper non può sfruttare le economie di scala tipiche dei produttori di beni, grazie alle quali si potrebbe ridurre il costo medio per unità di prodotto, al raggiungimento di determinati volumi di produzione.

Inoltre, il Dropshipper non può richiedere particolari sconti al Fornitore, i quali verrebbero invece applicati a fronte di acquisti di stock importanti di prodotti.

Di conseguenza, l’entità dei Costi del Dropshipper è tendenzialmente subordinata ai prezzi imposti dai Fornitori.

Per questi motivi, la scelta di un Regime Fiscale che sia in linea con le proprie esigenze rappresenta un momento delicato e fondamentale, da non sottovalutare.

Se vuoi approfondire nel dettaglio la convenienza fiscale dei due Regimi, dai un’occhiata al nostro articolo:

Obblighi IVA e Fatturazione

Se vendi a clienti privati o aziende in Italia, dovrai emettere fatture con IVA, salvo adesione al Regime Forfettario.

In particolare:

Vendite a privati UESe superi 10.000€ di vendite annue nei vari Paesi UE, devi applicare l’IVA del Paese del cliente (OSS – One Stop Shop)
Vendite a privati extra-UEEsenti da IVA, ma con eventuali dazi doganali.
Vendite a aziende UE ed extra-UESolitamente senza IVA (“reverse charge” o esportazione fuori campo IVA)

Nel Dropshipping, la Fatturazione avviene solitamente in 2 momenti separati:

1) Il Venditore (“Dropshipper”) inserisce gli importi relativi alla vendita (Base Imponibile + eventuale IVA) nel Registro dei Corrispettivi, oppure emette una Fattura al Cliente finale, se quest’ultima la richiede esplicitamente in fase di acquisto

2. Il Fornitore emette a sua volta una Fattura al Venditore (“Dropshipper”)

In deroga alla fatturazione “standard”, in alcuni casi è possibile che il Fornitore emetta la fattura direttamente al Cliente finale.

Dichiarazioni Fiscali e Contributi INPS

Ogni anno vanno dichiarati i redditi al Fisco, attraverso la compilazione e l’invio telematico del Modello Redditi.

In particolare, se svolgi attività di Dropshipping come ditta individuale, dovrai presentare il Modello Redditi Persone Fisiche.

Se, invece, utilizzi una S.r.l., quest’ultima dovrà presentare il Modello Redditi Società di Capitali.

Inoltre, dovrai versare i Contributi Previdenziali alla Sezione Commercianti dell’INPS, sia in misura fissa (indipendentemente dal Reddito) che in misura variabile (per la quota che eccede il c.d. “Reddito Minimale”).

Dropshipping e Controlli Fiscali: Come Evitare Problemi

Negli ultimi anni sono aumentati i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dei contribuenti che operano nei Business Digitali.

Per essere in regola con la tua attività in Dropshipping e per evitare sanzioni, assicurati di:

  • Dichiarare sempre i tuoi ricavi, anche se incassi tramite PayPal, Stripe e simili
  • Emettere correttamente le Fatture e conservare tutta la documentazione contabile
  • Tenere aggiornato il Registro dei Corrispettivi di vendita, includendo eventuali resi, sconti e abbuoni
  • Monitorare la soglia OSS di €10.000 per le vendite B2C in UE, per non incorrere in errori IVA
  • Verificare gli obblighi doganali se acquisti merce extra-UE, per evitare problemi di importazione

Il Dropshipping può essere un’ottima opportunità di business, ma è fondamentale gestire correttamente gli aspetti fiscali per evitare multe e problemi con il fisco.

Se hai dubbi sulla tua situazione specifica, affidati a un Dottore Commercialista specializzato in Business Digitali.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento sul Dropshipping, contatta il nostro Team.

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