Una delle agevolazioni fiscali più interessanti per Imprese e Professionisti con sede al Sud Italia è senza dubbio il bonus “Investimenti nel Mezzogiorno”.
Consiste in un Credito d’Imposta del 45% per le piccole imprese e le Partite IVA che acquistano macchinari, impianti e attrezzature e hanno la sede della propria attività in una delle seguenti regioni del Mezzogiorno:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Molise
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
Il bonus scende al 35% per le medie imprese e al 25% per le grandi imprese.
Indice:
ToggleIl Credito d’Imposta
L’agevolazione non consiste in un finanziamento o in un’erogazione di denaro al beneficiario, ma è un credito fiscale a disposizione del contribuente.
Significa che il soggetto agevolato riceverà l’importo del Bonus sotto forma di Credito d’Imposta, che sarà visibile sul suo Cassetto Fiscale, e potrà utilizzarlo in compensazione tramite Modello F24.
Il Credito d’Imposta si può utilizzare in compensazione dei pagamenti di:
- IVA
- IMU
- TARI
- IRAP
- IRES
- IRPEF
- Contributi INPS
Il meccanismo di fruizione del Bonus è semplicissimo:
Quando paghi il tuo F24 puoi aggiungere una voce nella sezione Erario con codice tributo 6869 e l’anno di riferimento, con il relativo importo da portare a credito, che verrà sottratto dal debito totale del F24.
Cosa puoi acquistare?
Rientrano nel bonus Investimenti nel Mezzogiorno i beni strumentali durevoli, ovvero i macchinari, gli impianti e le attrezzature che servono allo svolgimento dell’attività aziendale o professionale:
- I beni devono essere strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale
- I beni devono essere nuovi
- I beni acquisito tramite leasing sono agevolabili ma deve essere esercitata l’opzione di acquisto
Sono esclusi dall’agevolazione gli immobili ed i veicoli.
Il valore su cui calcolare il bonus è la base imponibile del bene acquistato, quindi si considera esclusa l’IVA.
• Esempio 1 – Fotografo:
Un fotografo che acquista una nuova macchina fotografica e una serie di obiettivi professionali ad essa annessi, può richiedere un Credito d’Imposta del 45% su tutti i beni (IVA esclusa).
• Esempio 2 – Stampa T-Shirt:
Un’agenzia pubblicitaria che acquista un macchinario per le stampe a caldo personalizzate su t-shirt ed altri capi di abbigliamento per poi rivenderle ai clienti, può richiedere un Credito d’Imposta del 45% sul prezzo del macchinario (IVA esclusa).
• Esempio 3 – Architetto:
Un architetto libero professionista che acquista un PC ad alte prestazioni per il rendering dei propri lavori, può richiedere un Credito d’Imposta del 45% sul prezzo di acquisto (IVA esclusa).
Chi può richiedere il Bonus?
Possono accedere all’agevolazione tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura e dalla personalità giuridica.
In particolare, rientrano in Investimenti nel Mezzogiorno:
- Società di Capitali (S.r.l., S.r.l.s., S.p.a., S.a.p.a.)
- Società di Persone (S.s., S.n.c., S.a.s.)
- Ditte individuali
- Professionisti
Soggetti esclusi dal Bonus:
- Le imprese in difficoltà finanziaria, in stato di liquidazione o fallimento
- I soggetti operanti nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti e delle relative infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energia, delle infrastrutture energetiche, del credito, della finanza e delle assicurazioni
Come e quando va presentata la domanda?
La domanda di accesso al bonus Investimenti nel Mezzogiorno va presentata telematicamente con il Modello messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Clicca QUI per scaricare il Modello 2023 gratuitamente.
La comunicazione deve essere inviata entro il 31 Dicembre dell’anno successivo a quello nel corso del quale sono effettuate le acquisizioni.
Ad esempio, se hai acquistato beni strumentali nel corso del 2023, hai tempo fino al 31 Dicembre 2024 per trasmettere la domanda.
Attenzione al Bilancio!
Se il beneficiario dell’agevolazione è un soggetto che presenta il bilancio di esercizio, come ad esempio una S.r.l., S.r.l.s. o S.p.a., bisogna fare attenzione alla contabilizzazione delle fatture di acquisto.
I beni strumentali acquistati, per rientrare nel bonus Investimenti nel Mezzogiorno, devono essere inseriti tra le Attività dello Stato Patrimoniale.
In particolare, i beni devono essere contenuti in una delle seguenti voci dello Stato Patrimoniale:
- B – Immobilizzazioni / II – Immobilizzazioni materiali / 2 – Impianti e Macchinari
- B – Immobilizzazioni / II – Immobilizzazioni materiali / 3 – Attrezzature Industriali e Commerciali
In caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, è fondamentale avere un bilancio di esercizio congruo alla natura e all’uso dei beni strumentali per cui si è richiesto il Bonus.
Vuoi migliorare la tua gestione contabile ed evitare problemi con il Fisco?
Dai un’occhiata al nostro articolo:
Regime Forfettario: Si può richiedere il Bonus?
Ebbene Sì.
Anche i contribuenti in Regime Forfettario possono accedere al bonus “Investimenti nel Mezzogiorno”.
Lo ha confermato l’Agenzia delle Entrate con la Circolare 10E del 4 Aprile 2016, che recita testualmente:
“I contribuenti in Regime Forfettario possono maturare il credito d’imposta di cui ai commi 98 e 99 dell’articolo 1 della legge n. 208 del 2015 … a favore di chi acquista, anche per mezzo di contratti di locazione finanziaria, beni strumentali nuovi per le strutture produttive impiantate o già esistenti nel Mezzogiorno.“
Per qualsiasi dubbio o chiarimento sul bonus Investimenti nel Mezzogiorno 2023, contatta il nostro Team.
Ti piacerebbe ricevere una nostra Consulenza Personalizzata?
Prenota una call Completamente Gratuita!