Il Copywriter è un professionista della scrittura creativa e persuasiva di testi.
Il suo scopo è quello di catturare l’attenzione del target di riferimento e indurlo a svolgere un “action”, come ad esempio:
- Acquistare un Prodotto o un Servizio
- Iscriversi ad una Newsletter
- Lasciare i propri dati personali per essere ricontattato
- Interagire con un post sui Social Media
- Porre una domanda
- Richiedere un Preventivo
- ecc.
Sotto il profilo fiscale e contrattuale, il Copywriter ha diverse alternative per svolgere la sua professione:
- Cessione dei Diritti d’Autore
- Partita IVA
- Contratto di Lavoro da Dipendente
- Prestazioni Occasionale
In questo articolo ci occuperemo dei punti 1. e 2, ovvero la Cessione dei Diritti d’Autore e la Partita IVA per Copywriter.
Indice:
ToggleCessione dei Diritti d’Autore
Quando scrivi un testo creativo, una pubblicità, un articolo o un contenuto per un committente, puoi cedere a quest’ultimo il diritto allo sfruttamento economico dell’opera.
Che significa?
Significa che sta trasferendo al cliente il diritto d’autore su una tua proprietà intellettuale.
Il committente potrà in questo modo sfruttare economicamente la tua opera e trarne profitto.
In cambio, ti pagherà una Royalty, ovvero una somma di denaro percepita a fronte della concessione di utilizzo economico del tuo testo.
Se sei un Copywriter che riceve delle Royalties, non hai bisogno di aprire una Partita IVA.
Tuttavia, devi fare attenzione a rispettare entrambi i requisiti:
- Devi firmare un Contratto scritto con il committente, in cui si specifica la cessione del diritto allo sfruttamento economico dell’opera
- Non devi svolgere Attività di Impresa
Il Contratto da firmare con il cliente deve specificare la natura della prestazione e l’importo (o le modalità di calcolo) delle Royalties che riceverai.
Inoltre, fai attenzione alla tipologia di contratto!
Vendere le tue opere su Amazon non rientra nella fattispecie delle Royalties, in quanto si configura come un semplice Contratto di Distribuzione.
Per rientrare nella disciplina delle Royalties devi invece cedere al committente il diritto allo sfruttamento economico della tua opera.
Ad esempio, se scrivi un articolo e firmi con il cliente un contratto di cessione di diritti d’autore, rientri nella fattispecie delle Royalties.
Quante tasse si pagano sulle Royalties?
Le Royalties sono soggette a IRPEF.
L’Imposta si calcola solo su una percentuale dei compensi effettivamente incassati:
- Se hai < 35 anni, la Base Imponibile su cui calcolare l’IRPEF è del 60%
- Se hai > 35 anni, la Base Imponibile su cui calcolare l’IRPEF è del 75%
In altre parole, su €100 incassati come Royalties, soltanto €60 (oppure €75 se hai più di 35 anni) sono soggetti a tassazione IRPEF.
Inoltre, se il committente è un Sostituto d’Imposta (es. Società o Professionista con Partita IVA), è tenuto a trattenere una Ritenuta d’Acconto del 20% sul pagamento delle Royalties.
Il Copywriter emetterà al committente una semplice ricevuta non fiscale, all’interno della quale specificherà se applica la Ritenuta d’Acconto o meno.
Per quanto riguarda l’aspetto contributivo, per l’attività legata allo sfruttamento del diritto d’autore non è necessaria l’iscrizione all’INPS e il versamento dei Contributi.
Esempio pratico:
Un Copywriter di 27 anni firma un contratto annuale di cessione di diritti d’autore con un Blog, che gli commissiona un articolo a settimana per tutto l’anno.
Il compenso pattuito è di €40 per ogni articolo, per un totale di €2.080 annui.
Il Copywriter non ha altri redditi, oltre a quelli relativi alle Royalties ricevute dal Blog.
La sua tassazione sarà:
IRPEF da €0 a €15.000 di Reddito Annuo = 23%
Base Imponibile = €2.080 (Reddito Annuo) * 60% (Agevolazione Royalties < 35 anni) = €1.248
IRPEF = €1.248 * 23% = €287
In definitiva, il Copywriter pagherà €287 di IRPEF a fronte di un compenso totale di €2.080.
Partita IVA
In alternativa alla cessione dei diritti d’autore, puoi svolgere la professione del Copywriter aprendo una Partita IVA.
Questa è la soluzione più utilizzata dai professionisti, in quanto è più flessibile rispetto alle Royalties.
Se scegli di intraprendere la strada del Copywriter Freelance, uno dei primi passi da compiere è la scelta del Codice ATECO (o “Codice Attività”).
Sulla base della nostra esperienza professionale, i Codici ATECO da Copywriter più diffusi sono:
- 90.03.09 Altre creazioni artistiche e letterarie
- 74.90.99 Altre attività professionali
- 70.21.00 Relazioni pubbliche e comunicazione
- 63.99.00 Altre attività dei servizi di informazione
- 73.11.01 Ideazione di campagne pubblicitarie
Dopo aver individuato il Codice ATECO che più si avvicina alla tua tipologia di attività, devi scegliere il Regime Fiscale della tua Partita IVA.
Hai 2 alternative: Regime Ordinario o Regime Forfettario.
Il Regime Ordinario prevede una tassazione IRPEF che va dal 23% al 43% in base agli scaglioni di Reddito.
Il Regime Forfettario prevece invece una tassazione del 5% per i primi 5 anni di attività e del 15% dal 6° anno in poi.
Per saperne di più, dai un’occhiata al nostro articolo:
La scelta del tuo Regime Fiscale è un passaggio fondamentale per la tua vita da Copywriter, in quanto influenzerà le modalità di calcolo e le aliquote delle tasse che dovrai versare.
Per schiarirti le idee, prova la nostra Simulazione Fiscale Gratuita: Confronta i valori ottenuti e avrai un’idea su quale Regime potrebbe essere più conveniente per Te!
Una volta selezionato il tuo Codice ATECO e scelto il tuo Regime Fiscale, non ti resta che aprire la Partita IVA.
Ricordati inoltre di iscriverti alla Gestione Separata INPS e di versare i relativi contributi (aliquota: 26,23% del Reddito Imponibile).
Esempio pratico:
Un Copywriter con Partita IVA in Regime Forfettario incassa €20.000 nel corso del 2023, che è il suo primo anno di attività.
Il suo Codice ATECO è il “73.11.01 Ideazione di campagne pubblicitarie”, al quale corrisponde un Coefficiente di Redditività del 78%.
La sua tassazione sarà:
IMPOSTA SOSTITUTIVA = 5% della Base Imponibile
Base Imponibile = €20.000 (Incassato Annuo) * 78% (Coefficiente di Redditività) = €15.600
IMPOSTA SOSTITUTIVA = €15.600 * 5% = €780
Inoltre, il Copywriter dovrà versare i Contributi alla Gestione Separata INPS così calcolati:
CONTRIBUTI INPS = 26,23% della Base Imponibile
Base Imponibile = €20.000 (Incassato Annuo) * 78% (Coefficiente di Redditività) = €15.600
CONTRIBUTI INPS = €15.600 * 26,23% = €4.092
In definitiva, il Copywriter pagherà €780 di Imposta Sostitutiva e €4.092 di Contributi INPS, a fronte di un compenso totale incassato di €20.000.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento sull’Attività del Copywriter Freelance, contatta il nostro Team.
Ti piacerebbe ricevere una nostra Consulenza Personalizzata?
Prenota una call Completamente Gratuita!