Dipendente o Freelance? Tutti i PRO e CONTRO

Scritto da: Pasquale Cappabianca

Stai valutando i PRO e CONTRO tra Lavoratore Dipendente e Freelance con Partita IVA?

In questo articolo parleremo di:

  • Sicurezza Economica
  • Flessibilità
  • Indipendenza
  • Gestione del Tempo
  • Imposte e Contributi

Prima di iniziare, proviamo a racchiudere queste variabili in uno schema generale:

DipendenteFreelance
Sicurezza EconomicaX
FlessibilitàX
Indipendenza
Gestione del Tempo
Imposte e ContributiX

Iniziamo!

Sicurezza Economica

La Sicurezza Economica è una delle variabili che hanno peso maggiore nella scelta tra essere Dipendente o Freelance.

La Sicurezza, intesa come “condizione oggettiva esente da pericoli”, è uno dei bisogni primordiali dell’essere umano.

Abraham Maslow, nella sua Piramide dei Bisogni, colloca la Sicurezza al secondo gradino di importanza, tra le esigenze di base:

Il bisogno di Sicurezza è comune a tutti.

Ciò che cambia, invece, è la propensione al rischio di ciascuno di noi.

La propensione al rischio tende ad essere maggiore per chi ha:

  • Vision
  • Bisogno di Indipendenza e Flessibilità
  • Necessità di assumersi responsabilità
  • Necessità di non dipendere da nessuno

Il Lavoratore Dipendente ha sicuramente più Sicurezza (e meno propensione al rischio) rispetto al Freelance.

Il Dipendente ha una busta paga che, generalmente, viene erogata tutti i mesi dell’anno.

Il Dipendente tende ad essere a conoscenza di quanto guadagnerà nel corso dell’anno e di conseguenza può pianificare meglio le proprie spese future.

Il Freelance, invece, ha un livello di Sicurezza tendenzialmente molto più basso.

Non ha una busta paga mensile, non ha garanzie su quanto e quando incasserà dai clienti, ha più difficoltà a pianificare le spese future, è esposto ad oscillazioni di fatturato nel corso dell’anno.

Flessibilità

La Flessibilità, ovvero la capacità di adattarsi a situazioni diverse, è uno dei temi principali quando si parla di lavoro dipendente e di Partita IVA.

In questo caso, per Flessibilità si intende:

  • la possibilità di prediligere le attività che generano maggior Valore
  • la facoltà di scegliere a quali tasks dedicarsi (e per quanto tempo) nel corso della giornata

Il grado di Flessibilità dei Dipendenti è generalmente molto più basso rispetto a quello dei Freelance.

I Dipendenti sono flessibili esclusivamente nei limiti del contratto di lavoro e delle direttive del datore di lavoro.

In altre parole, il Dipendente ha generalmente una scarsa possibilità di prediligere le attività che generano maggior Valore.

Di contropartita, il Freelance tende a godere di un livello maggiore di Flessibilità.

Decide in piena autonomia il tempo da dedicare a ciascuna task.

Se non hai bisogno di particolare Flessibilità e magari ti senti a tuo agio a svolgere un numero limitato di task predefinite, allora la strada del Dipendente potrebbe fare al tuo caso.

Se invece ti piace affrontare situazione diverse e metterti alla prova nell’adattarti ai cambiamenti, potresti essere più propenso ad essere un Freelance con Partita IVA.

Indipendenza

Il Lavoratore Dipendente, per antonomasia, non ha alcuna indipendenza.

Per quanto possa essere investito di grandi responsabilità decisionali e manageriali, resta in ogni caso legato al proprio datore di lavoro da un rapporto di subordinazione.

Il Freelance con Partita IVA, invece, è indipendente al 100%, non essendo vincolato a nessun altro soggetto al di fuori di se stesso.

Il Freelance prende le decisioni per conto proprio, non deve chiedere il permesso e può intraprendere in piena autonomia le strategie, le scelte e le direzioni che vuole, assumendosi le responsabilità.

Se per te l’indipendenza decisionale non è fondamentale e ti senti più sicuro quando qualcuno decide cosa devi fare, potresti valutare la strada del Dipendente.

Se invece ti senti uno spirito libero e ti senti più a tuo agio ad essere l’unico a scegliere, giorno dopo giorno, quale strada percorrere, probabilmente sei più propenso ad essere un Freelance.

Ricorda:

Indipendenza significa “Scelta”.

Nel caso del Freelance, la Scelta è quotidiana.

Significa che apri gli occhi ogni mattina e scegli cosa farai quel giorno. Nessun altro deciderà al posto tuo.

Questo, a lungo andare, può rivelarsi stancante e stressante.

Non tutti sono portati ad effettuare scelte continue, su ogni singola attività da intraprendere nella giornata lavorativa.

C’è chi preferisce ridurre la possibilità di Scelta al minimo, facendosi guidare da qualcun altro ed abbracciando uno stile di vita basato sulla routine.

Gestione del Tempo

La Gestione del Tempo è uno dei temi che più mi stanno a cuore in assoluto.

Il Tempo è tutto ciò che abbiamo.

Saperlo gestire significa saper gestire la Vita.

Il Lavoratore Dipendente, nella maggior parte dei casi, potrebbe quasi accantonare totalmente questo aspetto.

Il Dipendente ha orari e luoghi di lavoro prestabiliti, a meno che non non svolga la propria attività da remoto e senza vincoli temporali precisi.

Può gestire il tempo in base alle “ore libere”, che gli vengono assegnate o concesse.

In quelle ore può decidere cosa fare: dormire, fare sport, godersi le relazioni interpersonali, guardare un film o seguire un corso di cucina.

Il Lavoratore Autonomo con Partita IVA ha la piena gestione del proprio tempo.

Significa che ha la facoltà di determinare il proprio stile di vita.

Non ha “ore libere” che gli vengono concesse, ma decide autonomamente se e quando concedersi del tempo per staccare dal lavoro e fare altro.

Se sei un Freelance, dai un’occhiata al nostro articolo:

Imposte

Da un punto di vista meramente fiscale, non ci sono grandi differenze tra il Lavoratore Dipendente ed il Freelance con Partita IVA.

O meglio, tali differenze non sono tali da giustificare una scelta di vita così importante.

Ricorda:

Non scegliere se essere Dipendente o Freelance solo in base alla convenienza fiscale!

Piuttosto, scegli in base allo stile di vita che vuoi avere, altrimenti la tua scelta non sarà sostenibile nel tempo.

Torniamo alle Imposte:

I Dipendenti pagano l’IRPEF e i Contributi INPS, che vengono trattenuti in busta paga dal datore di lavoro.

Quest’ultimo, in qualità di “sostituto d’Imposta”, provvederà poi a versare all’Erario le relative quote di IRPEF e Contributi INPS al posto del Dipendente.

Il Dipendente ha poca possibilità di manovra fiscale sul proprio Reddito.

L’IRPEF pagato dal dipendente varia in base al reddito annuo.

Gli scaglioni di reddito e le relative aliquote sono:

IRPEF – Aliquote Fiscali:

Nr. ScaglioneDaAAliquota
1€0€15.00023%
2€15.001€28.00025%
3€28.001€50.00035%
4€50.00143%

Per quanto riguarda invece i Contributi INPS, l’aliquota è in genere pari al 33%, di cui il 23,81% a carico del datore di lavoro e il 9,19% a carico del Lavoratore Dipendente.

Il Freelance, invece, paga le Imposte ed i Contributi secondo un meccanismo completamente diverso.

Innanzitutto, non riceve nessuna busta paga, quindi non ha un “sostituto d’Imposta”.

Di conseguenza, deve pagare autonomamente le Imposte ed i Contributi.

Per quanto riguarda le Imposte, esse variano in base al Regime Fiscale adottato dal Freelance.

In Regime Ordinario, le Imposte sono identiche a quelle che paga il Lavoratore Dipendente, ovvero l’IRPEF calcolato in base ai vari scaglioni di Reddito.

C’è però una piccola (grande) differenza:

Il Reddito del Lavoratore Dipendente equivale con la Retribuzione Annua Lorda (RAL), senza possibilità di deduzione di alcun costo, mentre il Reddito del Freelance è dato da:

Reddito del Freelance (Regime Ordinario) = Fatturato – Costi Operativi

Per avere una visione completa dei Regimi Fiscali per Freelance, dai un’occhiata al nostro articolo:

La situazione varia per i Freelance con Partita IVA in Regime Forfettario.

In questo caso, il calcolo del Reddito non è più analitico e non si deducono i Costi Operativi.

Il Reddito del Freelance in Regime Forfettario si calcola forfettariamente, applicando al Fatturato un Coefficiente di Redditività, che varia in base al Codice ATECO:

Reddito del Freelance (Regime Forfettario) = Fatturato * Coefficiente di Redditività

Inoltre, in Regime Forfettario cambiano anche le aliquote per il calcolo delle Imposte.

I Forfettari non utilizzano le classiche aliquote IRPEF, ma pagano semplicemente il 5% di Imposta Sostitutiva per i primi 5 anni di attività e il 15% dal 6° anno in poi.

Ovviamente, per beneficiare del regime agevolato è necessario rispettare determinati requisiti.

Per approfondire, dai un’occhiata al nostro articolo:

Per quanto riguarda i Contributi Previdenziali per i Freelance, le aliquote e le modalità di versamento variano in base alla Cassa di appartenenza.

L’INPS prevede le seguenti aliquote per i Lavoratori Autonomi con Partita IVA:

  • Artigiani: 24%
  • Commercianti: 24,48%
  • Professionisti: 26,23%

Se invece il Freelance è iscritto ad una Cassa Professionale (as. avvocati, geometri, commercialisti, ingegneri, medici, ecc.), dovrà sottostare alle regole specifiche della Cassa, che avrà le proprie aliquote contributive e le proprie modalità di versamento.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento sui PRO e CONTRO dei Dipendenti e dei Freelance, contatta il nostro Team.

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