Il Regime Forfettario può rappresentare un’ottima opportunità di risparmio fiscale per i Lavoratori Autonomi titolari di E-Commerce.
Pagare solo il 15% (o addirittura il 5%) di Imposte può contribuire ad abbassare drasticamente la pressione fiscale del Forfettario rispetto al Regime Ordinario.
Ma non è detto che, pur rispettando i Requisiti Genare di accesso al Forfettario, quest’ultimo sia sempre più conveniente rispetto all’Ordinario.
Se, ad esempio, con la tua attività di E-Commerce generi una bassa marginalità, ovvero hai un’alta incidenza dei costi rispetto al Fatturato, potrebbe convenire il Regime Ordinario, che ti permette di scaricare i Costi Operativi e ti tassare solo l’Utile.
Il Forfettario, invece, non ti permette di scaricare alcun costo, tranne i Costi Forfettari (calcolati con il Coefficiente di Redditività) e i Contributi Previdenziali versati.
Prima di buttarti a capofitto su un Regime Fiscale, dai un’occhiata alla nostra Simulazione Fiscale Gratuita, che mette a paragone Imposte e Contributi che pagheresti con il Forfettario e con l’Ordinario:
In questo articolo ci occuperemo degli Acquisti di Beni dall’Estero per i contribuenti in Regime Forfettario.
Indice:
ToggleRegime Forfettario: Acquisto di Beni dall’Europa
Se acquisti prodotti da fornitori Europei, devi tenere sotto controllo l’importo totale degli acquisti intracomunitari effettuati in un anno.
Se in un anno acquisti meno di €10.000 di prodotti da fornitori Europei, tali acquisti non sono considerati “intracomunitari” e sono equiparati agli acquisti interni.
Risultano dunque assimilati agli acquisti effettuati da privati.
Quando acquisti prodotti dall’Europa e sei al di sotto della soglia di €10.000 di acquisti annui, il fornitore applicherà l’IVA sulla Fattura con le aliquote vigenti nel suo Paese.
L’IVA sugli acquisti rappresenta un Costo, perché in Regime Forfettario non può essere portata in detrazione.
Per questo tipo di operazioni, non è necessaria l’iscrizione al VIES, ovvero il “Sistema Elettronico di Scambio di Fati sull’IVA”.
Se invece superi la soglia di €10.000 di acquisti da fornitori Europei in un anno, tali acquisti vengono considerati “intracomunitari”.
In questo caso è necessario procedere all’integrazione della Fattura ricevuta dal fornitore, aggiungendo l’IVA Italiana.
In altre parole, dovrai applicare autonomamente il meccanismo del Reverse charge.
Sarai tenuto quindi ad autodichiarare e a versare l’IVA sull’acquisto con Modello F24, entro il giorno 16 del mese successivo a quello dell’operazione.
Inoltre, dovrai provvedere all’iscrizione del tuo numero di Partita IVA al VIES.
Facciamo un Esempio:
Ho un E-Commerce di abbigliamento e sono in Regime Forfettario.
Nel mese di Ottobre 2023 decido di acquistare felpe e giacche dalla Spagna, per un costo totale di €13.000.
Quando riceverò la Fattura dal mio fornitore Spagnolo, a cui avrò preventivamente comunicato il mio numero di Partita IVA, dovrò integrarla come segue:
Totale Fattura da Fornitore Spagnolo: €13.000
IVA da integrare: €2.860 (22% di €13.000)
Entro il 16 Novembre 2023 dovrò versare l’IVA di €2.860 all’Erario, tramite Modello F24.
Regime Forfettario: Acquisto di Beni Extra-UE
Se effettui acquisti da fornitori che si trovano fuori dall’Unione Europea, si applica la normativa vigente in materia di importazioni, per cui l’IVA sull’acquisto viene addebitata direttamente in Dogana.
In questo caso, all’ingresso della merce in Italia sarà l’Agenzia delle Dogane ad effettuare tutti i calcoli relativi ai dazi e all’IVA da versare.
Gli importi variano in base alla categoria merceologica dei prodotti acquistati.
In altre parole, per i contribuenti in Regime Forfettario che acquistano prodotti da Paesi Extra-UE, è prevista l’impossibilità di avvalersi della facoltà di acquistare senza l’applicazione dell’IVA.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento sull’Acquisto di Beni dall’Estero in Regime Forfettario, contatta il nostro Team.
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