Immobili all’Estero: Vanno Dichiarati?

Scritto da: Pasquale Cappabianca

Se sei proprietario di Immobili all’Estero, fai attenzione agli obblighi dichiarativi ed impositivi in Italia!

Sia che tu decida di acquistare un’immobile a scopo di investimento e sia che tu lo faccia a scopo ricreativo familiare o personale (ad esempio, una seconda casa all’Estero), devi dichiarare il possesso degli Immobili Esteri al Fisco Italiano.

Tale Dichiarazione avviene attraverso la compilazione del Quadro RW, denominato “Investimenti ed Attività Finanziarie all’Estero”.

Vediamo insieme come funziona la Dichiarazione di Immobili Esteri.

Quali Immobili devo dichiarare?

Vanno dichiarati in Italia gli Immobili di proprietà, o sui quali si gode di un altro diritto reale di proprietà, situati in un Paese Estero.

Questo, indipendentemente dal fatto che tali Immobili producano reddito o meno.

In altre parole, vanno dichiarati:

  • Gli Immobili Esteri concessi in locazione
  • Gli Immobili Esteri vuoti a disposizione
  • Gli Immobili Esteri che costituiscono dimora di terzi

Vanno inoltre dichiarati gli Immobili detenuti per il tramite di soggetti localizzati in Paesi diversi da quelli collaborativi, nonché in entità giuridiche italiane o estere, diverse dalle società, qualora il contribuente risulti essere il “titolare effettivo” dell’Immobile.

Per finire, vanno dichiarati anche gli immobili ubicati in Italia posseduti per il tramite di fiduciarie estere o di un soggetto interposto residente all’estero.

Quanto devo Dichiarare in Italia?

Se possiedi un Immobile all’Estero, devi dichiararne il relativo valore in Italia.

Il valore dell’Immobile è costituito dal Costo risultante dall’atto di acquisto (o dai contratti da cui risulta il costo complessivamente sostenuto per l’acquisto di diritti reali diversi dalla proprietà).

In mancanza di atti e contratti, il valore dell’Immobile va dichiarato secondo il valore di mercato rilevabile al termine dell’anno (o del periodo di detenzione) nel Paese in cui è situato l’Immobile.

Per gli immobili acquisiti per successione o donazione, il valore è quello dichiarato nella dichiarazione di successione (o nell’atto registrato, o in altri atti previsti dagli ordinamenti esteri con finalità
analoghe)
.

In mancanza di dichiarazione o atti di successione, si assume il Costo di acquisto o di costruzione sostenuto dal de cuius o dal donante, come risulta dalla relativa documentazione.

Come funzionano le Imposte sugli Immobili Esteri?

Le Imposte sugli Immobili all’Estero sono principalmente due:

  • L’IVIE
  • L’IRPEF

L’IVIE, ovvero l’Imposta sul valore degli Immobili situati all’Estero, si versa su tutti gli Immobili situati all’Estero, indipendentemente dalla loro destinazione d’uso.

L’IRPEF, invece, scatta solo nel momento in cui l’Immobile Estero viene concesso in locazione.

IVIE

L’IVIE è dovuta dalle persone fisiche residenti in Italia che possiedono uno o più Immobili all’Estero.

I soggetti passivi dell’IVIE sono:

  • Proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali per natura o per destinazione destinati ad attività d’impresa o di lavoro autonomo

  • Titolari dei diritti reali di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi e superficie sugli stessi

  • Concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali

  • Locatari, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria

Ricordati che l’IVIE non si applica al possesso degli immobili adibiti ad abitazione principale.

L’aliquota IVIE, dal 1° Gennaio 2024, è pari al 1,06% del valore degli Immobili Esteri.
Fino al 31 Dicembre 2023 l’aliquota era 0,76%.

L’IVIE si calcola in proporzione alla quota di possesso e ai mesi dell’anno nei quali il possesso c’è stato (viene conteggiato per intero il mese nel quale il possesso si è protratto per almeno 15 giorni).

Il versamento dell’IVIE non è dovuto se l’importo complessivo non supera €200.

In questo caso, il contribuente non deve neanche indicare i dati relativi all’immobile nel quadro RM della Dichiarazione dei Redditi, fermo restando l’obbligo di compilazione del modulo RW.

L’aliquota dell’IVIE scende allo 0,4% per gli Immobili adibiti ad abitazione principale che in Italia risultano classificati nelle categorie catastali A/1 “Abitazioni di tipo signorile”, A/8 “Abitazioni in ville” e A/9 “Castelli e palazzi eminenti”.

Ricorda:

Dall’IVIE è possibile dedurre l’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’Immobile.

IRPEF

Le persone fisiche residenti in Italia che percepiscono un fitto attivo dalla locazione di un Immobile all’Estero, devono pagare l’IRPEF in Italia.

Questo perché i Redditi di Locazione di Immobili Esteri vengono considerati come “Altri Redditi” e concorrono alla formazione del Reddito IRPEF.

I Redditi di Locazione di Immobili Esteri vanno inseriti in Dichiarazione nel Quadro RL, denominato “Altri Redditi”.

Le aliquote IRPEF vanno dal 23% al 43%, in base ai diversi scaglioni di Reddito.

Se il Reddito derivante dalla locazione è soggetto a imposte sui redditi nello Paese estero in cui si trova l’Immobile, occorre indicare in Dichiarazione l’ammontare dichiarato nel Paese estero.

In questo caso si può usufruire di un Credito Fiscale per le imposte già versate all’estero.

Di contropartita, se il Reddito derivante dalla locazione non è soggetto ad imposte sui redditi nel Paese estero, viene esclusa dalla formazione del Reddito italiano il 15% dell’importo, senza nessun Credito Fiscale da poter utilizzare.

Ricorda:

Se decidi di concedere in locazione un Immobile Estero di tua proprietà, il relativo contratto non potrà essere disciplinato dalla normativa della “cedolare secca”.

Di conseguenza, il Reddito generato dal fitto sarà un Reddito IRPEF, che su cumula a tutti gli altri Redditi IRPEF.

Come si dichiarano gli Immobili Esteri?

La Dichiarazione degli Immobili all’Estero in possesso di un soggetto residente in Italia avviene attraverso il c.d. “Quadro RW”.

Il Quadro RW per la dichiarazione delle attività detenute all’estero, tra cui i beni immobiliari, può essere utilizzato sia dai contribuenti che presentano il Modello 730 e sia da coloro che trasmettono il Modello Redditi PF.

Il Quadro RW si utilizza anche per dichiarare conti correnti, partecipazioni e strumenti finanziari detenuti all’Estero.

Per approfondire, dai un’occhiata al nostro articolo:

Puoi compilare autonomamente il tuo Quadro RW ed allegarlo al tuo Modello Redditi, tuttavia ti sconsiglio di agire completamente da solo.

È molto probabile commettere errori se si procede alla compilazione del Quadro RW senza un’assistenza professionale.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento sulla Dichiarazione degli Immobili Esteri, contatta il nostro Team.

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