Iscrizione AIRE per Residenti all’Estero: Cosa comporta?

Scritto da: Pasquale Cappabianca

Uno dei dubbi più ricorrenti degli Italiani all’Estero è:

Devo iscrivermi all’AIRE?

L’iscrizione all’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero (“AIRE”), genera ancora molti interrogativi sui vantaggi e svantaggi per le persone fisiche che non vivono più in Italia.

In questo articolo, facciamo chiarezza una volta per tutte.

È Obbligatorio iscriversi all’AIRE?

In linea generale, l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria per i soggetti che risiedono in un Paese estero.

In particolare, l’obbligo di iscrizione sussiste per:

  • i cittadini che trasferiscono la propria residenza all’estero per periodi superiori a 12 mesi

  • i cittadini nati e residenti fuori dal territorio nazionale, la cui cittadinanza italiana é stata accertata dal competente ufficio consolare di residenza ed il cui atto di nascita è stato trascritto in Italia

  • i cittadini nati all’estero da genitori italiani, il cui atto di nascita è stato trascritto in Italia

  • i cittadini la cui residenza all’estero é stata giudizialmente dichiarata

  • i cittadini che acquisiscono la residenza all’estero continuando a risiedervi

Oltre ai casi di obbligatorietà, l’Unione Europea e lo Stato Italiano hanno stabilito anche quali sono i casi di esenzione dall’obbligo di iscrizione all’AIRE.

In particolare, sono esentati dall’obbligo dell’iscrizione all’AIRE:

  • le persone che si recano all’estero per un periodo di tempo inferiore all’anno

  • i lavoratori stagionali

  • i dipendenti di ruolo dello Stato in servizio all’estero, notificati alle autorità locali ai sensi delle Convenzioni di Vienna del 1961 e del 1963 sulle relazioni diplomatiche e consolari

  • i militari in servizio presso gli Uffici e le strutture della NATO

Cosa rischio se non mi iscrivo all’AIRE?

Se rientri in una delle casistiche di obbligatorietà di iscrizione all’AIRE ma decidi di non iscriverti, sappi che potresti correre alcuni rischi.

In linea generale, non sono previste sanzioni dirette per chi non si iscrive all’AIRE.

I rischi che corri sono invece legati alla tua Residenza Fiscale.

Se non ti iscrivi all’AIRE pur vivendo all’estero, potresti risultare ancora Fiscalmente Residente in Italia, per cui l’Agenzia delle Entrate si potrebbe aspettare da parte tua una Dichiarazione Annuale dei tuoi Redditi ed il versamento di eventuali Imposte sul Reddito in Italia.

La regola generale sulla Residenza Fiscale prevede che un soggetto fiscalmente residente in Italia debba dichiarare in Italia i suoi redditi ovunque prodotti.

Di conseguenza, se non sei iscritto all’AIRE dovresti dichiarare all’Agenzia delle Entrate tutti i Redditi che generi ogni anno, inclusi quelli all’estero.

Per evitare di correre rischi legati all’omissione di Dichiarazioni dei Redditi in Italia o a problemi relativi alla Doppia Imposizione Fiscale, è sempre consigliabile iscriversi all’AIRE quando, di fatto, non si risiede sul suolo Italiano.

Iscrizione AIRE obbligatoria per Nomadi Digitali?

Nel caso dei Nomadi Digitali, la situazione è leggermente diversa.

Come detto in precedenza, l’iscrizione all’AIRE è obbligatoria per tutte le persone fisiche che “trasferiscono la propria residenza all’estero per periodi superiori a 12 mesi”.

Di conseguenza, per rientrare nella fattispecie di obbligatorietà di iscrizione, il cittadino Italiano dovrebbe trasferire la residenza all’estero per periodi superiori a 12 mesi.

Ma cosa si intende per “residenza”?

È la dimora o sede riconosciuta amministrativamente e anagraficamente, dove il soggetto vive abitualmente.

Nel caso dei Nomadi Digitali “seriali”, ovvero colore che si spostano di frequente (ogni 3 mesi, ogni 6 mesi, ecc.), la residenza difficilmente viene di fanno spostata da un Paese all’altro.

Inoltre, per i Nomadi Digitali il centro principale degli interessi personali, familiari e professionali, nella maggior parte dei casi resta in Italia.

Di conseguenza, se non sussistono i requisiti di obbligatorietà, come ad esempio la permanenza nello stesso Paese estero per un periodo superiore a 12 mesi, i Nomadi Digitali sono esonerati dall’iscrizione all’AIRE.

Vuoi approfondire la Fiscalità per Nomadi Digitali?

Dai un’occhiata al nostro articolo:

Cosa comporta l’iscrizione all’AIRE?

L’iscrizione all’AIRE comporta vantaggi e svantaggi.

I vantaggi sono principalmente di natura fiscale, come ad esempio:

  • evitare le doppie imposizioni fiscali
  • non dover dichiarare in Italia i Redditi ovunque generati (c.d. Worldwide Taxation)

Ricorda che, pur essendo iscritto all’AIRE, dovrai comunque dichiarare in Italia gli eventuali Redditi prodotti sul territorio Italiano, come ad esempio i fitti attivi di immobili in Italia.

Di contropartita, gli svantaggi legati all’iscrizione all’AIRE sono:

  • Perdita dell’assistenza sanitaria di base in Italia
  • Perdita del medico di base in Italia
  • Perdita dell’assistenza sanitaria ospedaliera in Italia
  • Perdita del diritto di acquistare medicinali in Italia solo mediante pagamento del ticket

I soggetti iscritti all’AIRE possono tuttavia beneficiare in Italia dell’assistenza sanitaria urgente, garantita dal Pronto Soccorso, per un periodo di 90 giorni (anche non consecutivi)

Inoltre, ricorda che se ti trasferisci in un Paese dell’Unione Europea, potrai richiedere la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (“T.E.A.M.”).

In questo modo, potrai ricevere assistenza sanitaria e cure adeguate in qualunque Paese dell’Unione Europea.

In alternativa alla T.E.A.M., per avere una copertura sanitaria più solida e sicura, puoi sottoscrivere una polizza assicurativa privata, così da non avere alcun tipo di problema burocratico legato alla sanità pubblica del Paese che ti ospita.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento sull’Iscrizione all’AIRE, contatta il nostro Team.

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