Le 9 Paure più Comuni degli aspiranti Freelancers (e come superarle)

Scritto da: Pasquale Cappabianca

Diventare un Freelancer significa Sacrificio, Rischio e Dedizione.

E anche che nessuno ti paga le ferie!

Ma il risvolto della medaglia può essere davvero gratificante.

Per non parlare della Libertà di lavorare come, dove e quando vuoi.

Sulla base della nostra esperienza professionale, abbiamo messo insieme le 9 Paure più comuni di coloro che vogliono avventurarsi nell’affascinante e tortuosa giungla dei Lavoratori Autonomi.

E se fallisco?

Il fallimento fa parte dell’essere umano.

Nella cultura Americana, viene visto come un elemento “normale” e fisiologico, con cui chiunque deve fare i conti, prima o poi.

Donald Trump, il celebre Businessman Americano ed ex Presidente degli Stati Uniti, nella sua carriera imprenditoriale ha dichiarato fallimento svariate volte.

Ad esempio, quando finanziò la costruzione del casinò “Taj Mahal” di Atlantic City, la struttura accumulò una mole spaventosa di debiti e Trump fu costretto a dichiarare bancarotta: per pagare i debiti, dovette cedere la metà del casinò, i suoi yacht e la sua compagnia aerea.

Nonostante questo, resta ancora oggi uno degli impresari più facoltosi e intraprendenti d’America (e anche uno dei più chiacchierati).

Tutto questo per dire che:

Anche se alcuni dei suoi Business sono falliti, non è fallito l’Uomo.

Questo tipo di “vision”, che vede una separazione netta tra Individuo e Business, è molto diffusa negli Stati Uniti e in molti altri Paesi.

In Italia, invece, aleggia ancora un alone spaventoso di negatività quando si pronuncia la parola “fallimento”.

È importante capire che il fallimento di un Business non equivale al fallimento dell’essere umano.

Quindi, se la tua idea imprenditoriale o professionale non dovesse funzionare, pazienza.

Riproverai con qualcosa di diverso, cambierai il paradigma del tuo lavoro, ti riposizionerai sul mercato in modo diverso.

Ancora, ancora e ancora.

E se la Partita IVA non facesse per me?

Questa è una delle domande che più spesso ci vengono poste.

Il dubbio deriva soprattutto da chi non conosce il mondo dei lavoratori autonomi: l’ignoranza, intesa come non-conoscenza, porta alla paura.

Partiamo da un presupposto forse banale, ma fondamentale:

La Partita IVA non è per Tutti.

Non è detto che lavorare per te stesso sia affine alla tua personalità, ai tuoi bisogni e alle tue aspirazioni.

Quindi, prima di buttarti a capofitto, fatti queste 2 domande:

  • Qual è la mia propensione al rischio?
  • Quanto valuto importante il fatto di non dipendere da nessuno?

Se le risposte ti sembrano poco convinte, vacillanti e troppo vaghe, forse la Partita IVA potrebbe davvero non essere la strada giusta per te.

E va benissimo così.

Ci sono tante persone che raggiungono la loro felicità con un lavoro da dipendente per tutta la vita, sono soddisfatte di ciò che hanno e si sentono sicure dello stipendio mensile.

E poi, dall’altro lato della barricata, ci sono i Freelancers.

Tu da quale parte stai?

Come gestisco i periodi in cui non guadagno abbastanza?

Nessun Freelancer ha la sfera di cristallo che gli consente di prevedere gli eventi.

Non potrai mai avere una conoscenza al 100% sull’andamento delle tue entrate finanziarie nel corso dell’anno.

Ma va bene così, fa parte del gioco.

Il segreto è implementare una buona strategia di gestione finanziaria.

In termini pratici, per fronteggiare i “periodi di magra”, che sono fisiologici per chi lavora con Partita IVA, puoi mettere in atto queste strategie:

Tieni sotto controllo i Costi

Prendi nota di quanto spendi per la tua attività e quanto per la tua vita privata.

Capisci quali sono i Costi necessari e quali invece sono superflui, ovvero quelli che non impattano in modo particolare sulla qualità del tuo lavoro o sulla tua vita privata.

Elimina i Costi superflui, senza pensarci due volte. Potrai sostenerli nuovamente quando avrai una base finanziaria solida a sostenerti.

• Metti da parte i Soldi

Cerca di evitare di spendere immediatamente tutto ciò che incassi.

Su ogni fattura incassata da un Cliente, metti da parte almeno un 30% per Tasse e Contributi: ti serviranno quando si avvicineranno le scadenze.

Così facendo, ridurrai il rischio di dover attingere al tuo patrimonio personale per pagare il Fisco e l’INPS, ma utilizzerai unicamente i fondi generati con la tua attività da Freelancer.

Tutto molto bello, ma quante tasse pago?

Mentre i Dipendenti possono anche disinteressarsi completamente (o quasi) degli aspetti fiscali, in quanto è il datore di lavoro che effettua i conteggi in busta paga, il discorso non vale per i Freelancers.

La paura di pagare troppe tasse è più diffusa di quella che credi.

Ma come si combatte?

Le armi a tua disposizione sono 2:

  • Aggiornati costantemente sulle Leggi Fiscali
  • Affidati ad un Professionista competente

Informarsi ed aggiornarsi sul Fisco è un dovere di ogni Freelancer di successo.

Pur ricordando che la maggior parte del tuo tempo deve essere dedicato all’operatività del tuo Business, è comunque importante destinare almeno qualche ora a settimana agli aspetti Contabili e Fiscali.

E poi ricorda una cosa:

il detto “Chi fa da sè, fa per 3” non vale per il Freelancer nel suo rapporto col Fisco.

Un Lavoratore Autonomo che decide di gestire completamente da solo la Fiscalità e la Contabilità del proprio Business ha una probabilità estremamente elevata di commettere errori.

Con l’Agenzia delle Entrate, gli errori si pagano.

Quindi, scegli un Consulente Fiscale esperto nel tuo settore di attività. Non farti assistere dal primo che capita, magari solo perchè è il Commercialista più vicino a casa tua.

Cerca sul Web, richiedi preventivi, leggi recensioni e fai contatta quanti più Professionisti è possibile, per poi scegliere quello che ti ispira più fiducia.

Solo in questo modo potrai sapere con certezza quante tasse pagherai, o almeno potrai farti un’idea sulla base di una Simulazione Fiscale accurata.

Uno strumento molto valido per avere un quadro generale sull’ammontare di Tasse e Contributi da versare in Regime Forfettario o in Regime Ordinario è la nostra Simulazione Fiscale Gratuita.

Il Team di EasyDigit ha creato un Tool Gratuito che prevede quante tasse pagherai per l’anno fiscale 2023.

Inserisci il Fatturato stimato, scegli la Cassa Previdenziale di appartenenza e calcola in pochi secondi la stima di Tasse e Contributi che dovresti pagare con il Regime Ordinario e con il Regime Forfettario.

Perchè i clienti dovrebbero scegliere proprio me?

Diventare un Freelancer non significa barattare il proprio tempo con il denaro.

Significa invece creare Valore.

La paura di non essere una scelta possibile per i potenziali clienti deriva molto spesso da una scarsa fiducia nei propri mezzi.

Oppure, deriva da mezzi oggettivamente insufficienti.

Ricorda che i clienti si rivolgono a te e ti preferiscono ai Competitors sulla base di:

  • Competenze
  • Autorità
  • Fiducia
  • Empatia
  • Comunicazione
  • Rapporto Qualità-Prezzo

Lavora su questi elementi ed analizzali con occhio critico:

Sei una figura professionalmente autoritaria sul mercato?

Sei empatico con i potenziali clienti?

Sei abbastanza competente per risolvere i problemi dei clienti?

Lavora sui tuoi punti di debolezza e non aver paura di chiedere pareri ed opinioni, pur continuando a decidere con la tua testa.

Cosa rischio?

I rischi principali per un Freelancer possono essere raggruppati in:

  • Variabilità degli Incassi
  • Incertezza sull’efficacia del Modello di Business
  • Gestione delle Finanze
  • Gestione del Tempo
  • Gestione Fiscale
  • Cambiamenti del Mercato di riferimento

Questi elementi talvolta possono impattare anche sulla vita dei Lavoratori Dipendenti, ma in maniera decisamente inferiore.

Il segreto, oltre a conoscere i potenziali rischi, è quello di farsi trovare preparati ad affrontarli al meglio.

• Variabilità degli Incassi > Tieni sotto controllo i Costi e metti da parte la liquidità per pagare Tasse, Contributi e Fornitori

• Incertezza sull’efficacia del Modello di Business > Testa il tuo Prodotto o Servizio su una nicchia di mercato circoscritta, capisci quali sono i comportamenti dei potenziali clienti prima di investire troppe risorse nel tuo progetto

• Gestione delle Finanze > Programma le Spese in anticipo, cerca di prevedere tutte le uscite finanziarie che dovrai sostenere e trova il giusto equilibrio tra prudenza ed intraprendenza

• Gestione del Tempo > Dedicati ai processi di automazione del tuo lavoro, utilizza un calendario ben strutturato e condividilo con Clienti e Collaboratori

• Gestione Fiscale > Comunica costantemente con il tuo Commercialista, assicurati di non fare errori stupidi nella Fatturazione e nella gestione amministrativa della tua attività

• Cambiamenti del Mercato di riferimento > Aggiornati sulle nuove tendenze e problematiche del tuo Mercato, sii flessibile e pronto a cambiare rotta rapidamente

Per avere più Info sulla Partita IVA da Freelancer e gestire al meglio gli eventuali rischi, dai un’occhiata al nostro articolo:

Orari di lavoro: sono in grado di gestirli da solo?

Lavorando come Freelancer ti ritroverai a gestire molteplici aspetti del tuo Business, come il Marketing, il Pricing, le Vendite e la Gestione Finanziaria.

Ciascuno di questi aspetti è un pezzo del puzzle: non puoi permetterti di tralasciare nulla.

Tutto ciò può essere estremamente time-consuming ed è molto semplice ritrovarsi a lavorare tante ore al giorno.

Per questo, una delle paura degli aspiranti Freelancers è: Sono in grado di gestire i miei orari di lavoro?

La risposta secca è: finchè non provi, non potrai mai saperlo.

Questo perchè, soprattutto nelle fasi iniziali, il Freelancer può pianificare il suo tempo e le sue tasks solo fino ad un certo punto.

Sicuramente sono di grande aiuto le app per la gestione degli appuntamenti, come Google Calendar e Calendly.

Se tutto va male, posso tornare indietro?

La paura di non poter tornare indietro è una declinazione della paura generale del Fallimento.

In molti casi, l’aspirante Freelancer vuole avere una scialuppa di salvataggio, una via di fuga, un appiglio di riferimento nel caso in cui le cose non dovessero andare come previsto.

“Tornare indietro” significherebbe molto probabilmente ritornare ad essere un Dipendente, senza le responsabilità e i rischi propri del Lavoratore Autonomo.

E sì, è assolutamente possibile.

I Professionisti o gli Imprenditori Individuali possono chiudere la Partita IVA presentando all’Agenzia delle Entrate il Modello AA9/12.

In altre parole, è il modello per la variazione dati dati e per la cessazione dell’attività delle Persone Fisiche. Va presentato entro 30 giorni dall’evento di variazione o cessazione.

La possibilità di poter tornare indietro non deve però trasformarsi in un “freno a mano”, costantemente tirato.

Essere Freelancer significa avere anche una certa dose di Coraggio, da mostrare soprattutto nei momenti di difficoltà.

Lavorare con il freno a mano tirato e con la paura costante di fallire, con un occhio sempre puntato sulla “via di fuga” e la possibilità di “tornare indietro”, non rappresentano di certo le condizioni ideali per il successo come Freelancer.

Come trovo i Clienti?

Qualcuno una volta disse: “To Make Business, Be in the Business”

La paura di non riuscire a trovare abbastanza Clienti è fisiologica, ma una cosa è certa: per fare Business bisogna essere nel Business.

In altre parole, per avere successo nel tuo settore, devi vivere il settore.

Prima ancora di chiederti dove cercare i clienti, la domande a cui dare una risposta sono:

  • Qual è il mio Target?
  • Quale problema voglio risolvere per il Cliente?

Una volta che hai definito il Target e il Problema da risolvere, potrai approcciarti ad una o più modalità di ricerca di clienti idonee per te.

Ad esempio, se il target dei tuoi servizi da Freelancer è composto da Avvocati e Notai dai 45 anni in su, dovresti valutare LinkedIn come piattaforma principale per la ricerca di clienti.

Oppure, se il tuo target ideale è composto da donne appassionate di beauty e self-care, probabilmente Instagram potrebbe essere un’ottima base per la creazione delle tue campagne pubblicitarie, in quanto ha un’interfaccia più “visiva” rispetto ad altri social media.

In definitiva, per trovare Clienti è importante avere una buona percezione di te stesso, dei tuoi punti di forza (e di debolezza) e degli obiettivi concreti che vuoi raggiungere.

Per avere un’idea più completa sugli elementi strategici a cui prestare particolare attenzione, dai un’occhiata al nostro articolo:

Per qualsiasi dubbio o chiarimento sulla Partita IVA per Freelancer, contatta il nostro Team.

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