Per trasferire i profitti della tua S.r.l. sul tuo conto corrente personale puoi percorrere principalmente due strade:
- il Compenso all’Amministratore
- la Distribuzione di Dividendi
Una metodologia non esclude l’altra e possono anche essere utilizzate simultaneamente.
Vediamo insieme quali sono i pro e i contro di ciascuna opzione.
Indice:
ToggleCompenso Amministratore
Gli Amministratori di una S.r.l. possono svolgere le proprie funzioni a titolo gratuito o tramite il pagamento di un compenso, ovvero una somma di denaro erogata tramite busta paga o, in alcuni casi, attraverso fatturazione con Partita IVA.
Per introdurre il compenso all’amministratore è necessaria una delibera ufficiale dei Soci, che ne stabiliscono l’importo (compenso fisso) o i criteri di calcolo (compenso variabile).
Il compenso all’amministratore può essere costituito da una quota fissa (es. un importo fisso mensile) e da una quota variabile (es. in base ai risultati reddituali della S.r.l.).
Tasse e Contributi sul Compenso all’Amministratore
La S.r.l. che eroga un compenso all’amministratore agisce come “sostituto d’imposta”.
Ciò significa che trattiene in busta paga le relative quote IRPEF e INPS e provvede a versarle all’Erario.
Ma quanto si paga di Tasse e Contributi?
IRPEF
Per quanto riguarda l’Imposta sul Reddito, il compenso è soggetto a tassazione IRPEF in capo all’amministratore.
Le aliquote vanno dal 23% al 43% in base al Reddito.
Ad esempio, per un compenso annuo di €50.000 si pagano €14.400 di IRPEF.
INPS
Oltre all’IRPEF, bisogna versare anche i contributi INPS del 33% (23,81% a carico del datore di lavoro, ovvero la Società, e 9,19% a carico dell’amministratore).
Ad esempio, per un compenso annuo di €50.000 si pagano €16.500 di contributi INPS, di cui €11.000 a carico della S.r.l. e €5.500 a carico dell’amministratore.
Ricorda:
Il compenso all’amministratore e i relativi costi del lavoro sostenuti dalla S.r.l. sono deducibili al 100% dal Reddito.
Rimborso Spese Forfettario
Uno dei punti di forza del compenso all’amministratore è il rimborso spese forfettario.
Questa tipologia di rimborso non necessita di alcuna documentazione di supporto e può essere erogato all’amministratore direttamente in busta paga.
I vantaggio del rimborso spese forfettario è duplice:
- La Società scarica al 100% le somme erogate all’amministratore
- Il rimborso non è soggetto nè a IRPEF nè a INPS, purchè sia nel limite di €46,48 al giorno
Utilizzare i rimborsi spese forfettari può configurarsi come un’ottima strategia per migliorare l’efficienza fiscale, in quanto si crea un ulteriore costo deducibile per la S.r.l. e si genera un reddito esentasse per l’amministratore.
Pro e Contro del Compenso Amministratore
Pro:
- Facilmente gestibile nel corso dell’anno
- L’amministratore riceve una somma mensile dalla Società
- In busta paga possono essere inseriti rimborsi spesa, indennità di trasferta e rimborsi chilometrici
- Il compenso amministratore è deducibile al 100% dal Reddito della Società
Contro:
- Tassazione IRPEF e contribuzione INPS da tenere in considerazione
- Costi del Consulente del Lavoro che predispone le buste paga
Distribuzione di Utili
I profitti generati dalla S.r.l. possono essere distribuiti ai Soci sotto forma di dividendi.
Ovviamente, possono essere distribuiti dividendi ai Soci solo se la S.r.l. ha generato un risultato reddituale positivo.
Di conseguenza, non è possibile distribuire utili in presenza di una perdita.
Tasse e Contributi sulla Distribuzione di Utili
Il dividendo erogato dalla S.r.l. a favore del Socio non è soggetto nè a IRPEF e nè ai contributi INPS.
L’unica imposta da versare è la Ritenuta Fiscale del 26%.
Come funziona?
La Società che delibera una distribuzione di utili provvede a trattenere una Ritenuta Fiscale del 26% del “dividendo lordo”, dopodichè procede a bonificare la parte residuale (“dividendo netto”) al Socio e a versare la Ritenuta Fiscale all’Erario.
Pro e Contro della Distribuzione di Utili
Pro:
- Operazione non soggetta a contribuzione INPS
- Tassazione al 26% indipendentemente dall’importo distribuito
Contro:
- Gli utili possono essere distribuiti solo dopo aver approvato il bilancio di esercizio
- La distribuzione degli utili non è deducibile dal Reddito della Società
- Non si tiene conto di rimborsi spesa, indennità di trasferta e rimborsi chilometrici
Vuoi rinfrescarti la memoria sulla differenza tra Socio ed Amministratore?
Dai un’occhiata al nostro articolo:
Riportiamo in sintesi le caratteristiche principali del Compenso all’Amministratore e della Distribuzione di Utili ai Soci:
Compenso all’Amministratore | Distribuzione di Utili | |
Tassazione | Dal 23% al 43% (IRPEF) | 26% (Ritenuta Fiscale) |
Contributi | 33% | No |
Deducibilità IRES | 100% | No |
Deducibilità IRAP | No | No |
Per qualsiasi dubbio o chiarimento sull Compenso all’Amministratore o sulla Distribuzione di Utili della S.r.l., contatta il nostro Team.
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